Il bosco incantato è proprio questo, il Montello racchiude un fascino particolare al suo interno ed oggi ne abbiamo goduto appieno. Lunghissimo in programma di 32 km in 3:38:30 (garmin 32,450 km) con saliscendi tagliagambe su fondo campestre per l' 80% tratti del percorso infangati che hanno reso la corsa ancor più difficoltosa ad Anita che non ama le campestri ma che in questa occasione vista la location sarà una tappa fissa per la bellezza del luogo. Munito della mia bici tento di seguire la sua corsa partendo 15 minuti dopo, riesco a raggiungerla dopo circa 9 km sulla prima salita, arranco non poco sono in affanno, sbuffo, sono una mezza sega praticamente le porgo il gel energetico per il 10 km, la salita incede su di me...ostia vengo distanziato passo passo...la perdo di vista dietro la curva ho il cuore che...puufff scendo e spingo... arrivo al primo ristoro posizionato in quella che noi abbiamo adottato come base operativa quando saliamo sul Montello per allenarci,il monumento dedicato a Francesco Baracca, di Anita nessuna traccia, bevo del the riprendo fiato scatto questa foto ad un personaggio folkloristico. Da qui in avanti non riuscirò più a raggiungere Anita, i saliscendi nel bosco con qualche pozzanghera e fango mi mettono in difficoltà ed opto per tagliare spudoratamente per la dorsale, praticamente la strada che taglia longitudinalmente il Montello in due fino alla presa n°6 dove si trova il ristoro del 20 km ed attendo...mi riposo (ma che cavolo di coach) non vedendola arrivare, facendo qualche calcolo molto a spanne, decido di riprendere la via verso i 12 km rimanenti che mi aspettavano fino all'arrivo...nei miei pensieri conoscendola la vedevo ritirata visto il percorso un poco ostico per dei tratti fangosi e saliscendi repentini, in realtà il ritirato ero io, con una forma pessima che non è in grado di stare al passo di una donna con i così detti...dulcis in fundo al traguardo attendo Anita, chiedo ad un addetto della protezione civile se c'è il "camion scopa", e lui candidamente mi risponde: Sì sì non staga preocuparse quà dopo i sneta par ben e i tira su tuto sì sì vaga tranquio (traduzione: si non si proccupi quì raccolgono tutto per bene vada tranquillo) non sapeva minimamente che cosa intendessi con camion scopa...finito con una sonora risata dei suoi colleghi dopo la spiegazione. Che fiducia che ho nella mia atleta la penso ritirata, ed invece mi stupisce arrivando con soddisfazione al traguardo portando a termine un lunghissimo che non era mai stato corso da lei, un collinare di 32,450 mt. e con sensazioni molto buone. Per Venezia ci stiamo attrezzando...ho un pensiero nella mia mente...osiamo un tempone speciale per Anita visto l'andamento.Un saluto ad Alberto all'arrivo dopo i suo lunghissimo di "42 km modificato" 












