...e quando il nostro alito sarà tutt'uno con l'aria che ci circonda, non conterà più nulla aver paura di non potercela fare perchè in quel preciso istante di consapevolezza sapremo di essere vivi.

Coach Simon

A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato. Affronta gli ostacoli e fa qualcosa per superarli. Scoprirai che non hanno neanche la metà della forza che pensavi avessero.

domenica 15 febbraio 2009

Fragilita'

Punto e a capo.Dopo questo fine settimana come mi posso sentire? Ho preteso troppo da Anita oppure no, sono stato troppo morbido nell'atteggiamento post allenamenti,ci possiamo permettere quello che vogliamo in termini di non riposo fisico, accumulando carichi non dovuti al nostro organismo? Quali sono le risposte,gli atteggiamenti,le parole,gli incoraggiamenti, gli apostrofi se ce ne fosse bisogno,quali limiti non bisogna varcare per non dover incorrere nell' errore? Abbiamo sempre necessita' di conferme del nostro operato,ma chi ce le puo' dare se non il buon senso.Non potremmo mai sapere in partenza cosa ci attende al di la' di un percorso ma sicuramente non lo affronteremmo mai senza rispetto per noi stessi e per gli altri che ci stanno accanto.Spesso ci troviamo davanti a due strade, tra cui una é la piu' difficile e l'altra non é facile come si pensava e allora che si fà...? Continuiamo o ci fermiamo,ma ad aspettare chi...chi ci puo' aiutare se non noi stessi, con le nostre forze? Come quel granellino di sabbia che uno dopo l'altro nella clessidra riempie il vuoto sottostante, anche tu Anita colmerai quei chilometri che ti mancheranno al traguardo,il tempo ti dara' ragione.

4 commenti:

Daniele Uboldi ha detto...

Passo dopo passo, metro dopo metro, senza stravolgere ma solo modificare, se occorre! il concetto e l'idea iniziale!!!

GIAN CARLO ha detto...

Stai facendo autocritica. l'ultimo lavoro era troppo stressante... mi piacerebbe leggere un post di Anita sulle sue sensazioni a oggi

Anonimo ha detto...

sperimentare sì, ma anche studiare tanto, studiare tutto quello che fanno gli altri, campioni e tapascioni, capire le correlazioni tra cause (i lavori fatti) ed effetti (risultati e sensazioni), capire che le cause producono gli effetti spesso a lungo termine. e studiare con la mente libera da convinzioni preconcette personali. fare l'allenatore (anche se non ufficiale) è una scienza meravigliosa. luciano er califfo.

Unknown ha detto...

E ricordarsi che il riposo fa parte dell'allenamento ! Magari una seduta settimanale in meno (una settimana sì e una no) può non essere una cattiva idea....

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