




E' stata proprio una bellissima esperienza.
Partiamo in ordine.
L'emozione è cominciata già dalla preparazione era in gioco l'unica maratona dell'anno,l'obbiettivo principe. Culminata poi con la settimana che la precedeva : una tensione immensa che non avevo mai realmente provato. Ero elettrica.
Il sabato, all'expo di Mestre, Parco S. Giuliano, ho finalmente conosciuto molti di voi, dando un volto a tutte quelle care persone che ci accompagnano nel blog e nelle nostre esperienze. Ed è stato fantastico. Fantastico poter osservare le espressioni del viso, che vanno ben oltre le parole scritte.
Ed insieme a voi ho visto un mito per noi: Stefano Baldini e poi la Padovana Giovanna Volpato.
Arriviamo a Domenica. Una corda di violino tesa, presente?... Ero accompagnata dal mio inseparabile tesoro Simone, e da due carissimi amici Stefano e Sabrina, purtroppo non riusciamo a trovarci in tempo per il blogpoint mattutino e per l'ennesima volta non conoscerò Fat e Alvin nonchè Nino.
Mi avvio alle gabbie, sono in coda e questo non mi favorisce per il ritmo iniziale.
Partenza molto lenta per il gran numero di persone: quando tentavo di allungare infatti dovevo contemporaneamente frenare per non pestare od essere pestata. E questo per buona parte del percorso. C'erano al mio fianco molti stranieri, austriaci, francesi. Mi ha colpita un ragazzo straniero: aveva il walk con la musica a palla. E cantava in italiano: Venezia è ancora lontana lontana. Eravamo in prossimità di Malcontenta. Confesso la tentazione di mandarlo al diavolo.
A metà del percorso circa, a causa di un mio errore nell'assumere i carbo liquidi, mi sono dovuta fermare per pausa tecnica. In quel momento i dolori hanno avuto la meglio. Ho perso un po' di tempo prezioso per un buon tempo cronometrico, ma, recuperata presto la forma, ho ricominciato la corsa.
A Mestre, mi sono affiancata ad un ragazzo, Luca, ed abbiamo corso un po' in compagnia.
Nel parco di San Giuliano sono stata riconosciuta da un ragazzo fantastico, che mi ha ricordato il tempo prefissato, e che ero ben lontana se non mi davo da fare. Poi un passo falso gli ha creato un problema al ginocchio: generosamente mi ha invitata a continuare la mia corsa senza fermarmi. Desidero però sapere come sta e come si è svolta la sua maratona.
Imboccato il ponte della Libertà, ci accoglie una foschia/nebbia incredibile una leggera pioggia rendeva scivoloso l'asfalto. Ma si vedeva già in lontananza la mitica Venezia, ed ai lati c'era il mio adorato mare, la mia passione innata. Il mare...la passione scritta nel mio DNA. In questo tragitto ho corso a fianco di un veterano nelle maratone: ben 74
Alle porte di Venezia sono stata affiancata da un ragazzo che non mi ha mai mollato fino alla fine siamo arrivati insieme al traguardo.
Arriviamo nella zona del porto industriale, dove si potevano notare le grandissime navi da crociera. Suggestive. Verso il 40 ° km circa cominciano i 14 ponti. All'inizio la notizia mi ha un po' spaventata, ma tale disagio è stato superato immediatamente. Non erano difficili, anzi molto suggestivi quanto scivolosi in discesa dove si doveva fare un pò di attenzione. Insomma nel giro di pochissimo(?) mi sono trovata in piazza San Marco e poi al traguardo.
Al traguardo siamo stati subito assistiti: i sanitari erano molto attenti nel verificare il nostro stato di salute. Io stavo decisamente bene. Lucida e felice. Il mio tempo è di 4 ore e 23 minuti. Non strepitoso, ma sono contenta di essermi goduta una bella maratona, arrivando quasi riposata al traguardo. Anche perché il ritorno al tronchetto è avvenuto camminando.
Ho cercato disperatamente il mio Simone, Sabrina e Stefano. Mi ha resa felice vedere la soddisfazione di Simone, il suo sorriso misto a lacrime. Corro anche per lui, per stare vicino a lui, per farmi allenare da lui.
Bellissima sorpresa
Anita